PIZZICANTÒ

Il “Pizzicantò” (“U pizzéchéntò” in dialetto) è una tradizione popolare che si svolge ogni anno il 12 di giugno nel paese ed è legata al culto di S. Antonio di Padova.
L’evento che ogni anno richiama la curiosità di numerosi turisti provenienti anche da fuori regione, consiste nella creazione di piramidi umane che sfilano per le vie del paese.

La tradizione vuole che a formare le piramidi siano generalmente 13 persone (13 infatti sono le grazie che Sant’ Antonio di Padova dispensa). La costruzione tradizionale dei Pizzicantò castellinesi prevede una composizione di tre piani, realizzati rispettivamente da 7 persone al primo piano, 4 al secondo 2 al terzo. Al centro delle piramidi viene posta una pertica alla quale i pizzicantari si aggrappano. Le piramidi sfilano per le vie del paese e nel procedere i figuranti girano attorno alla pertica cantando una caratteristica canzone. Non di rado sfilano anche Pizzicantò formati da donne o bambini, a testimonianza della partecipazione attiva di tutta la comunità. A fare da cornice all’appuntamento che rende famoso il Comune, nel cuore del Molise, da anni l’allegria della musica, il calore dei residenti, l’originalità della tradizione, e l’ottima gastronomia.
Gli ospiti affollano i vari punti di distribuzione delle “sagnitelle”allestiti lungo le strade del paese, si tratta di un gustoso primo piatto, preparato rigorosamente a mano dai volontari, condito con “il brodo bugiardo” (chiamato così perché è a base di “càscë e ovë” quindi privo di carne).Una pietanza dal sapore e dal profumo eccellente che attira i più esperti buongustai! La festa è molto sentita dalla popolazione che, per l’occasione, accende dei fuochi per le vie del paese e prepara altarini devozionali a Sant’Antonio di Padova detti “spulechë”, i quali vengono ornati con dei rametti di ginestra, fiore simbolo dell’evento.